Susanna Camusso è nata a Milano nel 1955 e ha una figlia.
Iscritta alla Facoltà di Archeologia dell’Università Statale, comincia la sua attività sindacale coordinando le politiche delle 150 ore e diritto allo studio. Nel 1975 diventa coordinatrice per la FLM di Milano, la categoria unitaria dei metalmeccanici CGIL, CISL e UIL, delle politiche per la formazione degli operai
Dal 1977 dirige la Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM) a Milano in zona Solari-Giambelllino e subito dopo nella zona Bovisa centro direzionale, occupandosi tra le altre cose delle relazioni sindacali con il Gruppo Ansaldo.
Nel 1980, con la costituzione del comprensorio di Milano, entra nella segreteria FIOM milanese e nel 1986 passa in quella regionale della Lombardia.
Dal settembre del 1993 alla fine del 1997 è a Roma in segreteria nazionale della FIOM con la responsabilità del settore auto prima e in seguito della siderurgia.
Nel dicembre del 1997 viene eletta segretario generale della Federazione Lavoratori Agro Industria (FLAI) della Lombardia, incarico che ricopre fino all’elezione a Segretario Generale della CGIL lombarda nel luglio del 2001.
Il 16 giugno del 2008 viene eletta nella segreteria nazionale, con delega alla contrattazione e all’industria. Due anni dopo, l’8 giugno del 2010, diventa vicesegretario generale della CGIL con funzioni vicarie.
Il 3 novembre, sempre del 2010 viene eletta, prima donna nella storia centenaria del movimento sindacale confederale dei lavoratori, segretario generale della CGIL.
Inoltre è da segnalare il fatto che nel novembre del 2005 dà vita, insieme ad un gruppo di altre donne, al movimento “Usciamo dal silenzio” che organizza il 14 gennaio 2006 una grande manifestazione che porta a Milano da tutta Italia oltre 200mila donne e uomini in difesa della libertà femminile, della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza e delle conquiste civili. Un’esperienza che si ripeterà il 13 febbraio del 2011 attraverso il comitato “Se non ora, quando?” che porta in piazza in tutta Italia, in particolare in piazza del Popolo a Roma, centinaia di migliaia di persone per rivendicare il rispetto della dignità delle donne.
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