Grazia Verasani (Bologna 1964) ha esordito ventenne pubblicando racconti sul manifesto, nella rubrica “Narratori delle riserve” curata da Gianni Celati. Sono seguiti romanzi, antologie, collaborazioni con riviste e quotidiani, fino a Quo vadis baby? (Feltrinelli) da cui il regista Gabriele Salvatores ha girato l’omonimo film nel 2005 e prodotto la serie tv Sky diretta da Guido Chiesa. Per Feltrinelli, oltre a Tutto il freddo che ho preso (2008), sono usciti i noir Velocemente da nessuna parte, Di tutti e di nessuno, Cosa sai della notte e Senza ragione apparente (menzione speciale premio Scerbanenco 2015), con protagonista l’investigatrice privata Giorgia Cantini. La sua opera teatrale From Medea-Maternity Blues (Sironi editore), rappresentata più volte in Italia e all’estero, nel 2012 è diventata un film di Fabrizio Cattani presentato alla Mostra di Venezia e vincitore di molti premi tra cui quello per la miglior sceneggiatura intitolato a Tonino Guerra. Per il teatro ha anche scritto Vincerò sulla vita e la carriera di Luciano Pavarotti, interpretato da Giuseppe Battiston, Giancarlo Giannini e Michele Placido. E’ anche musicista, ha studiato pianoforte classico e vinto il Premio Recanati nel 2005 per la canzone d’autore. Nel 2010 è uscito il suo secondo cd Sotto un cielo blu diluvio. Alla musica ha dedicato la raccolta di racconti Accordi Minori (Gallucci Editore). I suoi libri sono tradotti in vari paesi, tra cui Francia, Germania e Russia. Per Giunti, nel 2014 è uscito il romanzo di successo Mare D’Inverno.
Il suo sito è www.graziaverasani.it
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