Oggi i social media rappresentano una parte inscindibile del mondo cibernetico. Tuttavia, non sempre siamo consapevoli delle informazioni che condividiamo, del modo in cui esse sono utilizzate e dell’autenticità degli altri agenti con cui interagiamo. I siti di incontri ne sono un esempio, infatti un gran numero di app per smartphone come Tinder hanno recentemente attivato gli incontri basati sulla localizzazione. In questo discorso, vi presento il primo studio in uso di una serie di profili con lo scopo di analizzare il comportamento di uomini e donne su Tinder. Riveliamo differenze tra il modo in cui gli uomini e le donne interagiscono con l’app, evidenziando le strategie impiegate. Il nostro studio evidenzia inoltre la facilità di raccolta dei dati personali in queste impostazioni. Concludo evidenziando i rischi per la privacy e la sfida connessa alle attività online e discutendo le possibili soluzioni.
Questo evento fa parte di Pensavo fosse un’audience invece era community
L’ingresso del digitale e dei social network amplia il numero dei protagonisti delle scene televisive e cinematografiche. Sui set salgono anche coloro che con un device interagiscono con i contenuti, commentano e criticano. Un’audience globale e multicanale che diventa community e sopravvive oltre la durata delle trasmissioni fino, come nel caso della serie Gomorra, a confondere fiction e realtà. Cosa c’è dietro “l’economia dei like”, rito quotidiano dei frequentatori dei social media? Quanto sono libere le community dei social networks? Riflessioni, ironia e esperienze, dagli amori di Tinder al Malammore di Gomorra fino agli abissi dei social media.
Venerdì 7 ottobre: 16.30 – 19.00
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