Negli ultimi tempi politicanti e media ci hanno abituati all’idea che i flussi migratori verso l’Europa siano una emergenza creando un allarmismo nocivo che va evitato.
Questo evento fa parte della traccia tematica e(Migranti)
Famiglie, adulti, bambini, intere popolazioni in cammino per raggiungere luoghi lontani dalla guerra e dalla miseria: sono i protagonisti di fotogrammi ormai abituali su giornali, media, social network mondiali. Anche il mondo digitale accresce la sua attenzione fino a definire l’accesso a Internet come un “abilitatore di diritti umani”, nelle parole di Mark Zuckerberg. Al di là dell’attenzione finanziaria all’ampliamento del mondo connesso, la Rete rende disponibili servizi e app dedicate al tema per immaginare e produrre soluzioni efficaci ad alcuni dei problemi più urgenti: trovare un alloggio, ritrovare familiari e parenti, anche loro in fuga dai paesi di origine, gestire l’accoglienza, seguire e proporre corsi e formazione. Inoltre i legami digitali sono fondamentali per comunicare storie, positive o emblematiche, per fornire prospettive politiche, per delineare una rete territoriale forte e solidale che attenui l’impatto sociale dei flussi migratori e fornisca sostegno a chi fugge dalla barbarie. Uno storytelling attento e puntuale in cui si inserisce la musica, divulgatrice di storie oltre ogni confine e barriere.
Storie in musica e di musica a cura di Sandro Joyeux.
Domenica 9 ottobre: 15.00 – 20.30
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