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Il ʻ.itʼ compie 25 anni. E la rete fa crescere il business

Le microimprese con un dominio a targa italiana aumentano visibilità e business. Lo rivela un’indagine Pragma presentata all’Internet festival di Pisa (4-7 ottobre), che festeggerà il venticinquennale del nostro suffisso con una startcup, un sito, una rivista, indagini, incontri e testimonial dello sport, della cultura e delle imprese

25 anni fa nasceva a Pisa il primo dominio internet targato ʻ.itʼ: cnuce.cnr.it. Per questa ricorrenza, il Registro.it, l’anagrafe dei domini italiani che opera all’interno dell’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), ha commissionato un’indagine su come le microimprese (da 1 a 9 addetti) usano internet e su come il suffisso ʻ.itʼ abbia aiutato la loro visibilità on line.

L’indagine è stata svolta dall’Istituto Pragma nel febbraio-marzo 2012 e ha coinvolto 1.500 aziende rappresentative di 4.317.859 realtà imprenditoriali italiane. Emerge che il 71% delle micro-imprese con un nome a dominio ha scelto il ʻ.itʼ. Il 77,2% del campione utilizza internet tutti i giorni e il 92,6% usa la posta elettronica. Il 21,4% usa la rete per l’e-commerce, soprattutto per gli acquisti online (14,5%).

Solo il 62,7% delle aziende che usano il web ha però un proprio dominio e poco più del 9% è presente in Rete con più estensioni. Quale che sia la ‘targa’ scelta (.it, .com, .eu….), gli intervistati dichiarano di avere registrato il proprio nome per motivi di ‘visibilitàʼ: “farsi conoscere” (63%), usare “gli indirizzi di posta personalizzati” (38,6%) e per “attività di comunicazione” (14%).

“Il 41% delle imprese che possiede un ʻ.itʼ lo ritiene ʻessenziale’ e il 26,8% dichiara di averlo scelto come simbolo di italianità e di averne ottenuto dei vantaggi. Il 41,7% sostiene infatti di aver aumentato la propria visibilità e ben il 41,2% ha registrato un incremento del business”, commenta Anna Vaccarelli, responsabile relazioni esterne del Registro .it. “In tempi di crisi, questi due segnali positivi sono indicativi di come in rete, con investimenti relativamente contenuti, ci siano ancora margini di aumento del proprio giro di affari”, interviene Domenico Laforenza, direttore dell’Iit-Cnr e del Registro.it.

L’indagine Pragma sarà illustrata all’Internet Festival di Pisa, venerdì 5 ottobre alle ore 15,00, presso l’Aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna. Il giorno dopo dalle 10, presso la stessa sede, Alex Giordano (esperto di comunicazione della network society), Sveva Avveduto (direttore dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr) e Giuseppe Accardi (presidente di NextNext) analizzeranno e commenteranno i dati di penetrazione nazionale di internet e del ʻ.itʼ per regione, provincia, età e sesso assieme a Laforenza e Maurizio Martinelli, responsabile dei servizi internet e sviluppo tecnologico dell’Iit-Cnr.

All’Internet Festival (6 ottobre ore 15,00, Aula magna Scuola Sant’Anna) verranno anche presentati i vincitori della Startcup Registro.it, competizione di idee aperta a giovani aspiranti imprenditori nel settore dell’Ict e delle tecnologie della telefonia mobile. “Sono arrivate 52 idee progettuali e 18 di queste sono state selezionate per essere presentate a investitori e società operanti nei settori di riferimento”, spiega Vaccarelli.

Per i 25 anni del Registro.it, è stato creato il sito www.registro25.it, dove alcuni testimonial di eccezione raccontano perché hanno scelto il ʻ.itʼ: dal nuotatore Luca Marin alla surfista Alessandra Sensini, dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro all’Opera primaziale pisana, fino alla società Meridiana. Ma l’avventura dell’internet italiano è ripercorsa anche nel numero speciale della rivista Focus.it, dove il presidente del Cnr Luigi Nicolais ricorda come il Cnr abbia contribuito allo sviluppo della Rete e dell’ict e Laforenza sottolinea che: “ll Registro con gli oltre 2.400.000 domini registrati è al decimo posto al mondo ed è quinto in Europa”.

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