Umberto Rapetto ha fatto lo sbirro su Internet, arrivando talmente in anticipo da dover aspettare che i banditi ne scoprissero le opportunità. Generale GdF “baby-pensionato” si è congedato a 52 anni, colpevole di aver malauguratamente fatto bene il suo mestiere con l’indagine sul miliardario danno erariale causato dalle slot machine e in tante altre – magari meno clamorose – investigazioni “scomode”.
Negli anni 80 è stato tra i pionieri nel contrasto al computer crime e, autore di oltre 50 libri, nel 1996 ha pubblicato “Cyberwar, la guerra dell’informazione” (con prefazione di un Beppe Grillo allora scettico verso la Rete) quando quelli che oggi si spacciano per esperti di pericoli cibernetici temevano solo di perdere a Space Invaders.
Giornalista (scrive su Nòva 24 e cura la rubrica “La Pazienza di Job” su Job 24 del Sole 24 Ore) e blogger (per Il Fatto Quotidiano), è docente di “Rischio cibernetico per le aziende” al master in Cyber Security e Criminologia a Roma tor Vergata.
E’ CEO di HKAO Human Knowledge As Opportunity.
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