In virtù della sua natura interattiva, il videogioco ordisce le proprie trame di senso nella reciprocità dei rapporti tra il designer e l’utente: laddove viene messa in scena, l’opera videoludica non può fare a meno della collaborazione tra il suo creatore e colui che la fruisce.
Sebbene ogni videogioco rechi in sè gli esiti di tale incontro, accade spesso che i legami si moltiplichino, debordando dai regni incorporei fatti di pixel e colori. Oltre al sodalizio creativo tra il giocatore e il designer, se ne produce così uno sociale tra il giocatore e l’altro giocatore: il videogame in local multiplayer è il luogo precipuo in cui i rapporti acquisiscono lo spessore dell’interpersonalità. Nell’atto di giocare, i suoi fruitori ordiscono un tessuto di relazioni digitali le cui propaggini si materializzano al di qua dello schermo.
La selezione focalizza da un lato i classici del local multiplayer, dall’altro le esperienze più inconsuete – quelle che profilano nuovi legami.
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