I SACCHI DI SABBIA/DIECIMILA.ME/MARCO AZZURRINI
Con in ordine di evocazione:
Iaia Forte (giovedì)
Milena Vukotic (venerdì)
Anna Meacci (sabato)
e Marco Azzurrini, Gabriele Carli, Giulia Gallo
Collaborazione e consulenza scientifica Nicoletta De Francesco e Marta Capuano
La storia dell’informatica, ancor più di tutte le altre storie, sembra avere solo protagonisti di sesso maschile: gli informatici.
Prima degli anni ottanta gli informatici erano tutti ingegneri maturi, benestanti, indossavano la camicia a quadretti con penne e matite nel taschino ed erano tutti magri per far spazio ai computer giganti del tempo. Erano serissimi, giocavano tutti a scacchi, avevano tutti una memoria prodigiosa e lavoravano alla NASA o nei quiz televisivi.
Dagli anni ottanta in poi i computer si rimpicciolirono per entrare nelle case e conquistare gli adolescenti. Si definì in questo periodo lo stereotipo, attualissimo, del nerd informatico: l’ingegnere adulto era diventato un ragazzino genialoide, goffo, miope, sempre solo.
E soprattutto sempre…uomo!
… e le donne?
Tre serate, tre donne misteriose, tre scienziate evocate dal mondo dei morti per dare una risposta a un quesito dibattutissimo: qual è stato il contributo che hanno dato le donne alla scienza e in particolare alla storia dell’informatica?
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