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Diamo strada alle persone. Dalla separazione allo spazio condiviso

dom 09 11:40 - 12:00

Troppo spesso in città come le nostre si pensa che la strada sia proprietà delle automobili. In realtà, è uno spazio urbano in cui devono convivere diverse categorie di utenti, dal pedone al ciclista, dall’automobilista al motociclista. L’effetto di questa errata convinzione è un uso della strada aggressivo soprattutto da parte degli automobilisti, con conseguenze negative sul piano della sicurezza, della qualità ambientale ed anche dal punto di vista educativo.

I risultati sono evidenti nell’analisi degli incidenti stradali: solo nel 2013 si sono verificati circa 200mila incidenti con circa 4mila morti e quasi 300mila feriti, un dato elevatissimo -una vera e propria strage- che oltre a pregiudicare la vivibilità delle nostre città, provoca un costo sociale per la collettività (derivante dai ricoveri e dalle cure mediche conseguenti) che in Italia equivale al 2% del PIL (30 miliardi di euro).

E come evidenziato dalle più avanzate ricerche realizzate in ambito europeo, è la velocità il fattore determinante della gravità dell’incidente. Per tale motivo l’Italia si è impegnata, insieme a tutti gli stati membri dell’Unione Europea, per la riduzione dell’incidentalità in ambito urbano mettendo in sicurezza le nostre strade attraverso la tecnica della moderazione del traffico e della condivisione degli spazi.

Numerose ricerche, condotte nei paesi che hanno adottato da molti anni gli indirizzi di intervento caratteristici delle tecniche di moderazione del traffico, evidenziano che la riduzione di velocità comporta benefici non soltanto per gli utenti deboli della strada, ma anche per gli stessi automobilisti. Non sono quindi misure contro gli automobilisti ma a favore della sicurezza e della convivenza tra tutti gli utenti della strada, per ridare qualità alle nostre città.
Rendere sicura una strada significa favorire tutte le utenze, facilitare ad esempio l’attraversamento della carreggiata da parte dei pedoni, aumentare la percezione di sicurezza, rendere di conseguenza più attraenti modalità di spostamento alternative all’automobile. Pensare quindi alla strada urbana non solo come asse di scorrimento del traffico veicolare quanto come spazio di relazione tra una pluralità di utenti (automobilisti, pedoni, ciclisti, residenti, studenti…) e di funzioni.

 
Questo evento fa parte della traccia tematica Muoversincittà
Come ci muoveremo nelle città del futuro? Sincronizziamo gli orologi sul domani e mettiamo avanti le lancette.
Le auto si guideranno da sole e ci porteranno la spesa dal supermercato fino sotto casa. Metropolitane, autobus e tram, senza pilota, spaccheranno il minuto ad ogni fermata, altrimenti il nostro smartwatch vibrerà con un alert indicandoci il ritardo. Software avanzati connetteranno tra loro i mezzi di trasporto, regolando i flussi dei viaggiatori e risolvendo una volta per tutte l’annoso problema del traffico.
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Domenica 9 ottobre: 10.00 – 13.00

Location

Teatro Verdi
Via Palestro, 40, Pisa, PI, Italia
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