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Hacktoscana: cronaca di un’intensa giornata

HackToscana, la maratona di progettazione a base ICT che l’Assessorato ai Sistemi informativi e alla Partecipazione della Regione Toscana, insieme con RENA e Fondazione Sistema Toscana, ha promosso e organizzato lo scorso 11 ottobre a Pisa, all’interno di Internet Festival, ha visto una partecipazione al di là di ogni aspettativa.

La forte presenza della Regione Toscana, con la partecipazione attiva dei suoi dirigenti e dell’Assessore Bugli ha reso fin da subito chiara la mission del progetto: lavorare nella direzione di creare prototipi e idee volte a proporre miglioramenti al portale di Open Toscana dedicato agli open data, alla partecipazione e, in generale, all’innovazione tecnologica.

16 i gruppi che hanno animato l’hackathon, con partecipanti provenienti da tutta Italia. Tutti insieme hanno lavorato in un’ottica collaborativa nella generazione delle idee, guardando al futuro e migliorando il progetto della PA.

Roberta Fiorucci e Matteo Tempestini, i vincitori del primo premio, hanno sviluppato Pratosmart, un progetto che collega il mondo dell’internet of things e gli open data, portandoli dentro OpenToscana.

Al secondo posto il gruppo 60-70’s formato da quattro dipendenti della Regione Toscana, esclusi dalla possibilità di vincere il premio finale per evitare conflitti di interesse, che ha sviluppato un sistema di notifiche diversificate.

Secondo posto a pari merito il gruppo Kopter, composto da tre giovani designer milanesi, che hanno sviluppato l’idea di un portale propositivo, una piattaforma di navigazione e orientamento che renda il profilo del cittadino verticale attraverso le proprie competenze, così da facilitare la ricerca di open data, bandi e concorsi, lavoro e formazione.

Al terzo posto HackPAzzi. Il team formato da quattro ragazzi, conosciutisi attraverso il gruppo facebook di HackToscana, ha sviluppato un progetto dal nome “Piove, Governo, Ladro”, che ha come obiettivo la gestione partecipata dell’informazione legata al rischio e alle emergenze territoriali e che nel nome richiama in modo ludico al problema, oggetto del loro lavoro.

Tutti i progetti, sviluppati durante Hacktoscana, hanno suscitato grande interesse e mopstrato peculiarità significative! Qui sotto una breve descrizione degli altri team partecipanti e dei loro progetti.

Westman team è il nome del gruppo formato dalle milanesi Giulia Ponzetta e Ilaria Tadiello, rispettivamente di 23 e 22 anni, che hanno sviluppato un progetto che consente di usare gli open data per aumentare il livello di consapevolezza del cittadino nelle proprie opinioni e scelte politiche attraverso una visualizzazione tramite infografiche autogenerate così da consentirne la fruizione anche a persone non in possesso di competenze o abilità tecnologiche.

Il gruppo pisano Vuoto X Pieno, due ragazze e un ragazzo nemmeno trentenni, implementa un servizio per rendere fruibili gli edifici pubblici in disuso, attraverso una piattaforma dove i cittadini possono ricercare un edificio inserendo determinati parametri mentre l’istituzione può utilizzarlo per avviare una mappatura dei dati riguardanti il patrimonio edilizio.

Anche Alderaan è un progetto pisano, ideato da tre ragazzi, che ipotizza un CUP Regionale, con l’obiettivo di risolvere il problema della visione locale delle prenotazioni di prestazioni sanitarie, eliminando l’intermediazione degli operatori e offrendo un servizio aperto 24 ore/24, ottimizzando le distanze che l’assistito deve percorrere per raggiungere la struttura necessaria.

Next Duepuntozero è il team formato da cinque persone di Cortona, che ha ideato e realizzato “Talking Stones”, letteralmente “le pietre che parlano”. Il progetto prevede la realizzazione di colonnine informative interamente alimentate ad energia solare che, oltre a fornire la ricarica d’emergenza per le batterie dei cellulari, erogano un segnale wifi a cui ci si può connettere con qualsiasi smartphone/tablet dotato di questa tecnologia per ricevere gratuitamente informazioni di ogni tipo, senza necessità di scaricare software o app. La colonnetta sarà interfacciata con open data riguardanti dati turistici, info utili su eventi, farmacie, uffici relazioni con il pubblico, ma anche con la scrittura del feedback degli utenti che, per esempio, all’uscita da un luogo di servizio o di interesse possono lasciare commenti.

Artour-o Il MUST invece è un progetto dell’architetto genovese Tiziana Leopizzi, che Carlo V. Mori, architetto fiorentino ha presentato e che ha come obiettivo la creazione di maggiori ambiti di sinergie nel recupero e nella riqualificazione degli spazi dismessi, come Vuoto X Pieno. In questo caso, però, il focus è sulla facilitazione delle relazioni tra community con nuovi modelli di business per la sussidiarietà nell’ambito della salvaguardia del bene comune.

Contesti e Cambiamenti è il nome del team formato da due giovanissime ragazze, che ha lavorato su tematiche legate alla tutela e gestione del territorio. I cittadini hanno bisogno delle amministrazioni locali, ma possono dare il proprio contributo in qualità di cittadini “custodi” segnalando o proponendo soluzioni per i disagi. L’idea è creare uno strumento che incentivi la partecipazione attiva e possa essere utilizzato per segnalare tempestivamente eventuali criticità, favorire nuove forme di scambio e di comunicazione tra l’amministrazione pubblica e i privati (cittadini e organizzazioni), per ampliare il coinvolgimento dei cittadini nella gestione sostenibile (ambientale, sociale ed economica) del territorio. Qui le slide del progetto

Star Deas, dei perugini Giulia, Alessandro e Gennaro, ha prototipato tre nuove app dedicate al cittadino che consentono di poter effettuare prenotazioni al CUP, postare e commentare situazioni di cura pubblica e prendere visione della lista di persone che si rendono disponibili alla consultazione su diversi aspetti della vita cittadina.

tMapp, del gruppo Net7 s.r.l. cioè Alessio, Marco, Giuseppe, Francesco e Raffaele tra i  25 e i 42 anni, è una piattaforma web con app native mobile, che permette ai suoi utenti di accedere ai dati cartografici della Regione Toscana con un’alta qualità grafica e ricchezza di dettagli.  Risolve il problema di un accesso organizzato e di alta qualità a tali dati, mettendo in contatto gli operatori commerciali radicati sul territorio con i potenziali utenti, in maniera puntuale e mirata. Il progetto è destinato a tre tipologie di stakeholder: il tourer cioè l’escursionista e il turista che accede al servizio di cartografie e informazioni georeferenziata; il player, ossia l’esercente commerciale che presenta le proprie attività; il mapper che contribuisce alla crescita del database cartografico con l’esperienza sul campo.

ULife, con il Progetto Shazzan si è posto l’obiettivo di trovare una soluzione che semplifichi l’accesso ai dati protetti da identificazione tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS) prescindendo dalla modalità attualmente consentita (il lettore di card), ma usando 2 tag NFC contenenti i dati necessari per instaurare una connessione sicura OT (One Time) sulla quale fare transitare i dati necessari all’autenticazione.

Infine Full Wipe che con SmarToscany ( qui il video) si proponeva di migliorare l’esperienza dei turisti in Toscana con un’app Android che rende fruibili gli open data più utili in modo chiaro, funzionale e diretto e aiuta loro a muoversi e conoscere la città con sistemi di mappature, navigazione e realtà aumentata.

HackToscana rappresenta una delle prime esperienze di Hackaton per PA, uno strumento per ridisegnare le politiche pubbliche da un punto di vista open in grado di aprire spazi di collaborazione e cittadinanza attiva.

Per maggiori info potete consultare il report di RENA 

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